Holy land – Donald J. Waldie

Il libro

Alternando descrizioni degne di un manuale di tecnologia della prefabbricazione, cronaca e dibattiti dell’epoca, ‘vissuto quotidiano’, memorie (e dolori) personali, aforismi e ‘sentenze’ di lapidaria efficacia, D.J. Waldie, con la consumata abilità dello storico che è anche scrittore – o dello scrittore che è anche storico –, racconta, in 316 epigrammi, la costruzione, negli anni cinquanta, di Lakewood, in California (Los Angeles), una delle tante città-satellite seriali nate nel ‘deserto’ statunitense, ma soprattutto ne attraversa con passione la vita: che è poi la sua stessa vita.

L’autore

Donald J. Waldie (Lakewood, California, 1948) è stato definito dal Los Angeles magazine “uno dei più autorevoli interpreti” della realtà sociale della California del Sud (2006) e dal New York Times “uno straordinario ‘distillatore’ di storia dell’architettura e di storia sociale” (2007). Direttore da oltre trenta anni del servizio informazioni della città, Lakewood (Los Angeles), di cui Holy Land narra la storia – città dove è nato, dalla quale non si è mai mosso e dove ha ricoperto anche la carica di Deputy City Manager –, nel 1974 ha ricevuto un Master of Arts in “Comparative Literature” all’University of California. Frequente collaboratore di giornali e quotidiani quali il Los Angeles Times, il New York Times e l’L.A. Weekly, dedica parte del suo tempo libero a tradurre poeti francesi. Oltre a Holy Land : A Suburban Memoir (1996) – ormai un cult della ‘letteratura suburbana’ e qui presentato al pubblico italiano per la prima volta –, è autore di: Real City: Downtown Los Angeles Inside/Out (2001), Where We Are Now: Notes from Los Angeles (2004), Close to Home: An American Album (2004) e California Romantica (2007), nessuno dei quali proposto in Italia. Recentemente (2010) la Rabbit Bandini di James Franco ha acquistato i diritti cinematografici di Holy Land .