Il libro
Giugno 1992. Una telefonata imprevista a un numero che pochi conoscono getta lo scompiglio nello staff di ‘Ennepì’, il Ministro di Grazia e Giustizia impegnato nella più sanguinosa delle guerre alla mafia. Un suo collaboratore, Brando Costa, alla soglia dei cinquant’anni e fino a quel momento campione di ogni dedizione, subisce il fascino di una giovane voce femminile.
I lunghi e frequenti dialoghi con lei alternano timore e terrore, perché quando tutto sembra affidato alla sola meraviglia del caso spesso scatta, improvvisa, la sensazione di una trappola. E tuttavia, pur di incontrare la misteriosa donna, l’uomo non esiterà a mettere a repentaglio la sicurezza propria e quella altrui…
Questo romanzo psicologico, carico di suspense e denso di riferimenti al biennio del “coraggio di Stato” − una guerra dichiarata nel febbraio di trent’anni fa dall’incontro tra un campione della
politica e il campione della pubblica accusa −, scava nelle debolezze dell’animo umano sullo sfondo di uno dei momenti più drammatici della recente storia d’Italia. E lascia in dubbio il lettore (come il protagonista) fino all’ultima pagina: si tratta solo di uno scherzo macabro o del micidiale piano di un nemico che non scherza affatto?
L’autore
Tonino (Antonio) Bettanini (Genova, 1946) dopo la Laurea in Filosofia e un inizio di attività come ricercatore in Sociologia del Linguaggio, interrompe nel 1990 la sua carriera universitaria per
diventare esperto di comunicazione e relazioni istituzionali, temi ai quali ha dedicato numerose pubblicazioni. Ha attraversato le istituzioni italiane della Prima, Seconda e Terza Repubblica:
dalla Presidenza del Consiglio alla Presidenza del Senato. Ha lavorato presso la Commissione Europea e ha insegnato all’Università degli Studi di Roma La Sapienza.
Contro tutte le paure è il suo esordio narrativo.
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