Il libro
“L’opera d’arte a volte è destabilizzante, reticente, non ti spiega ma ti interroga e fa sì che tu ti faccia un mucchio di domande e, una volta finita, diventa autonoma e subisce l’interpretazione e il giudizio di chi la guarda. Parla con voce sua e neanche chi l’ha creata sa, o saprà mai, tutto di lei.”
L’autore
Enzo Ferrea (Genova, 1940-2019)
è stato un artista poliedrico. Al Liceo Artistico ha avuto come maestri Bassano, Fieschi, Nobile, Alfieri e Borella, del quale in seguito diventerà amico. In Svizzera, Canton Ticino, ha frequentato l’atelier delle amiche ceramiste Raffaella e Cerere Columberg e con la loro sponsorizzazione e il loro aiuto ha eseguito i suoi primi lavori in ceramica.
Ha pubblicato una trilogia di romanzi gialli, di cui il primo, Quando muore mammina, edito da Mondadori, ha vintoil premio Alberto Tedeschi per il miglior giallo italiano al Mystfest di Cattolica, festival del Giallo e del Mistero. Lasciata la scrittura, ha ripreso a dipingere, rifiutando però di rendere pubblico il suo lavoro. Soltanto negli ultimi anni, convinto dall’amico scultore Piergiorgio Colombara, ha accettato di esporre i suoi lavori: nel 2016 presso Satura Art Gallery di Genova ha presentato il periodo figurativo in “… ma solo una gallina lo ascolta”, a cura di Sandro Ricaldone; nel 2017 nella galleria Capoverso di Genova il periodo non figurativo in “Senza titolo”, a cura di Stefania Ghiglione
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