Il libro
“Felicità raggiunta, si cammina
per te su fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama”
E. M.
Gli “estrosi scarabocchi” di Carlo Vita gironzolano intorno a un celebre verso di Eugenio Montale, in 33 variazioni sul tema della deambulazione. Un delicato equilibrio tra divertimento intellettuale, gusto per il paradosso e felice istinto visionario.
L’autore
Carlo Vita (Verona, 1925) si autodefinisce un giornalista (Verona e Genova, 1949-59) passato all’industria. Attività di comunicazione aziendale a Genova e Milano. Direttore della Rivista Italsider (1960-65). Nel tempo libero: poesia e prosa, pittura, incisioni, illustrazioni, collaborazioni a riviste lette-rarie e d’arte, iniziative artistiche e altre “amabili fanfaluche”, come lui usa dire. Disegni per L’Arena di Verona (1951-61). Curatore di una biografia del padre, primo sindaco di Verona nel dopoguerra (1996), e del libro postumo di Ubaldo Parenzo sul Piccolo Teatro di Verona (2003). Versi: Illusioni ottime (Campanotto 2006). Varie edizioni private per gli amici, tra cui: Versi per versi (1961), Felicità raggiunta, si cammina (1974), Hai q? (2003), Figure, probabilmente (2005), Piccola antologia di Grê, voci dal cimitero di cani e gatti di Rapallo (2005). Premio Mazzali 1962, Premio Lerici-Pea di poesia 2008 per l’inedito.
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