Il libro
Alcune storie sembrano in attesa di essere raccontate, come spinte dalle forti identità dei protagonisti e dalla particolarità delle loro vicende. È il caso de Il noce di Cavour, romanzo che prende vita dalla straordinaria capacità di Camilla Salvago Raggi di “investigare” sulle donne di una nobile famiglia genovese: la sua, appunto. Un’indagine basata su lettere, fotografie, testimonianze, documenti, il cui messaggio non è mai lasciato al caso, e che coinvolge il lettore ma prima di tutti la stessa autrice. Ciò che più traspare da queste pagine è infatti l’interesse vivo e autentico di chi scrive a sbrogliare la matassa che sta all’origine della trasformazione avvenuta durante l’Ottocento nella forma e nella “conduzione” della casa di Campale, dove la scrittrice ancora vive. Tante sono le domande a cui si vuole dare una risposta, tanti i luoghi e i personaggi che rendono queste pagine avvincenti: Felicina e Giobatta, che si sposano nonostante l’opposizione dei genitori; Teresa Oneto, che alla morte del marito ha un secondo matrimonio molto chiacchierato; la piccola Charlotte, che vive una vita breve e travagliata… Questa nuova edizione del libro, uscito per la prima volta nel 1988, è arricchita da immagini tratte dall’archivio di famiglia.
L’autrice
Camilla Salvago Raggi (Genova, 1924) è scrittrice e traduttrice. Tra i suoi romanzi più noti ricordiamo: Dopo di me (Mursia, 1967), L’ultimo sole sul prato (1982), Il noce di Cavour (1988), Prima del fuoco (1992), tutti pubblicati da Longanesi. Ha vinto il Premio Rapallo Carige nel 1993 per Prima del fuoco. Nel 2009 è uscito per i Tipi di Aragno L’ora blu (prima edizione Marietti 1995). Nel 2001 ha vinto il Premio Procida Elsa Morante per la sua traduzione di Suspense di Joseph Conrad (De Ferrari 2001; Il Canneto Editore 2013). Ha pubblicato racconti per Aragno, Viennepierre e nel 2012 Memorie improprie per Pacini Fazi.
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