Il libro
Il volume propone, in edizione critica a cura di Simona Morando, il romanzo e i testi preparatori da cui è nato il libro d’esordio di Francesco Biamonti L’angelo di Avrigue (1983). Si tratta di documenti recentemente ritrovati tra le carte dell’archivio dello scrittore a San Biagio della Cima dai quali, all’interno di una prosa intensa e sofferta, emergono una diversa impostazione del romanzo, personaggi – come Gregorio e Jean-Pierre – costruiti con pienezza, e l’urgenza di temi impellenti quali lo scontro storico tra le generazioni, la precarietà dell’esistenza e il ruolo consolatorio del paesaggio. Un ritratto inedito e più mosso del grande scrittore ligure lanciato da Italo Calvino che sollecita un’attenta rilettura critica della sua opera.
L’autore
Francesco Biamonti (San Biagio della Cima, IM, 1928 – 2001), oggi considerato tra i maggiori protagonisti della narrativa italiana del secondo dopoguerra, è autore di quattro romanzi – L’angelo di Avrigue (1983), Vento largo (1991), Attesa sul mare (1994), Le parole la notte (1998; 2014) – tutti pubblicati da Einaudi, a cui sono seguiti, postumi, e ancora per i tipi della casa torinese, Il silenzio (2003) e la raccolta di prose Scritti e parlati (2008).
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