Il libro
Un primo articolato e meditato contributo – in occasione della retrospettiva alla Galleria Michela Rizzo di Venezia – su un protagonista della scena artistica italiana degli ultimi quarant’anni, la cui figura complessa e il cui spessore creativo e di pensiero sono ancora in attesa di una plausibile inquadratura storico-critica. Dalle prime eccezioni al pittorico degli anni ’60 alle ultime esperienze di sottile umore alchemico, il percorso di Claudio Costa, interrotto da una morte tanto improvvisa quanto inspiegabile, è sempre segnato dalla centralitĂ dei “materiali dell’umano”, da un’interrogazione della forma che sia a un tempo identitĂ antropologica e radiante singolaritĂ espressiva. Ha scritto Costa: “L’arte è un diapason della psiche che capta i segnali della specie, li fascia di ricordi, li accompagna coi fantasmi, li accoppia con la grazia”.
L’autore
Flaminio Gualdoni (Cuggiono, 1954) insegna storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha diretto la Galleria Civica di Modena, i Musei Civici di Varese e la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. Ha collaborato alle pagine culturali del “Corriere della Sera” e ha condotto programmi per Rai Radio3 e Rai Radio2. Dal 2006 tiene la rubrica “Il criptico d’arte” in “Il Giornale dell’arte”. Tra i suoi libri si ricordano Arte a Roma 1945-1980, Milano 1988; Le forme del presente, Torino 1997; Arte italiana del Novecento, Milano 1999; Arte in Italia 1943-1999, Vicenza 2000; Il trucco dell’avanguardia, Vicenza 2001; Arte classica, Milano 2007; Arnaldo Pomodoro. Catalogo generale, Milano 2007; Una storia del libro, Milano 2008; Art, Milano 2008; Storia generale del Nudo, Milano 2012; Piero Manzoni, Vita d’artista, Monza 2013.
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