Il libro
In questo Quaderno, pubblicato nel 1975 presso Lo Specchio di Arnoldo Mondadori (una primissima edizione, dove non compaiono ancora alcune delle poesie qui presenti, è del 1948 per la Meridiana), riscopriamo un Montale per certi versi ancora (purtroppo) sconosciuto: il Montale delle numerose traduzioni – non solo dall’inglese –, che qui si svela regalando al lettore quelle a cui è maggiormente legato, che lo hanno arricchito e in qualche modo ispirato nella sua opera poetica. Sempre di poesia si parla, naturalmente, e più precisamente di poeti come Shakespeare e Blake, Dickinson e Melville, Joyce e Eliot, ma anche Guillén e Kavafis (da Montale tradotto dall’inglese, qui nell’originale neogreco). La grande conoscenza che Montale aveva della lingua italiana – e della sua straordinaria varietà di termini e di espressioni – viene esaltata dall’altrettanto vasta familiarità con le letterature straniere, permettendo al lettore di apprezzare la resa così fedele e nello stesso tempo peculiare ai versi originali (che qui troviamo sempre a fronte delle traduzioni).
Il risultato è un volume tanto prezioso quanto “intimo”, una sorta di diario (come lo definì Alessandro Parronchi), semplicemente indispensabile per chiunque voglia conoscere da vicino l’immensa poetica montaliana. Il volume in questa edizione è a cura di Enrico Testa, professore ordinario di Storia della lingua italiana presso l’Università di Genova e studioso della poesia del Novecento.
L’autore
Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981) è uno dei massimi poeti italiani del Novecento. Nel 1975 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Trasferitosi a Firenze, ha diretto il Gabinetto Vieusseux dal 1928 al 1938, quando è stato licenziato per essersi rifiutato di iscriversi al Partito fascista. Nel dopoguerra ha lavorato come giornalista presso il «Corriere della Sera». Le sue principali raccolte di poesie sono: Ossi di seppia (1925), Le occasioni (1939), La bufera e altro (1956), Satura (1971), Diario del ’71 e del ’72 (1973). Altre opere includono racconti brevi (Farfalla di Dinard, 1956), prose di viaggio (Fuori di casa, 1969), critiche letterarie e musicali (Prime alla scala, 1981).
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.