Il libro
La vita sociale del genovese Sebastiano non va oltre metodiche colazioni al bar e qualche battuta con i nuovi vicini di casa, una famiglia composta da due litigiosi genitori e Alessandro, il figlio undicenne con il quale stabilisce un rapporto di crescente sintonia. Mentre la sua attività di compravendita di acciaio è ostacolata dai dazi introdotti dall’Unione Europea, Sebastiano sviluppa un interesse ai confini con l’ossessione verso l’area della città colpita dalla tragedia del 14 agosto. Spronato dall’amico Matteo, un romagnolo dalla condotta imprevedibile, intravede uno spiraglio di riscatto non solo professionale nell’appalto per l’assegnazione dell’acciaio destinato alla ricostruzione del ponte.
«Cosa posso desiderare di più dalla vita che fornire tremila pezzi del mio prodotto preferito al nuovo ponte della mia città?»
L’autore
Alberto Grillo è nato a Genova nel 1968 e vende acciaio da oltre venticinque anni. Il suo romanzo d’esordio Quote è stato segnalato nel 2020 alla XXXIII edizione del Premio Calvino per aver saputo operare destramente la mutazione di una materia tecnica in accattivante materia narrativa, rendendo un osservatorio specifico, il lavoro del protagonista, la specola di una disamina documentata sul tempo presente.
Premio Calvino
Il romanzo è stato segnalato al Premio Calvino nella XXXIII edizione con questa motivazione:
“Scritto a ridosso di fatti avvenuti a partire dal crollo del ponte Morandi, Quote è un romanzo di stesura serrata. Il testo conserva la forma di un diario in presa diretta ma dispiega un intreccio narrativo che risolve bene la sfida duplice insita nella sua scrittura: un romanzo impregnato di attualità e l’avvincente racconto del lavoro del suo protagonista. Ciò che in Quote convince fin da subito è la voce del narratore, la sua capacità di raccontare il proprio lavoro con estrema chiarezza, anche se con tecnicismi inevitabili per una sua ansia di precisione e per la natura del mestiere. Il romanzo è anche un omaggio alla città di Genova, con descrizioni affettuose e peregrinazioni particolareggiate, nel presente e nella memoria. La presenza di un complice del protagonista, caratterialmente il suo opposto, è funzionale allo svilupparsi dell’intreccio; nei riferimenti all’emergenza della migrazione non vi è nulla di pretestuoso perché diventa materia stessa del suo lavoro oltre che della sua coscienza di cittadino. E si rivela essere il vero tema dell’opera, la cui riuscita è proprio motivata dal fatto di rendere l’osservatorio specifico qual è il lavoro del protagonista la specola di una disamina documentata sul tempo presente.”
Pubblicazioni
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