Genova, 1896 – Milano, 1981, è uno dei massimi poeti italiani del Novecento. Nel 1975 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Trasferitosi a Firenze,
ha diretto il Gabinetto Vieusseux dal 1928 al 1938, quando è stato licenziato per essersi rifiutato di iscriversi al Partito fascista. Nel dopoguerra ha lavorato come giornalista presso il «Corriere della Sera». Le sue principali raccolte di poesie sono: Ossi di seppia (1925), Le occasioni (1939), La bufera e altro (1956), Satura (1971), Diario del ’71 e del ’72 (1973). Altre opere includono racconti brevi (Farfalla di Dinard, 1956), prose di viaggio (Fuori di casa, 1969), critiche letterarie e musicali (Prime alla scala, 1981).